Cerca nel blog

lunedì 26 gennaio 2015

Il monogramma bernardiniano

Non so quanti di voi conoscano il monogramma o trigramma bernardiniano o, seppur conoscendolo nelle fattezze per averlo visto in un convento, non sanno cosa significhi sostanzialmente.

Il grande predicatore del ‘400, San Bernardino da Siena, seguace di San Francesco, propagò con grande slancio la devozione al S.S. Nome di Gesù, perché
“in nessun altro nome c’è la salvezza; non vi è altro nome dato agli uomini sotto il cielo, nel quale è stabilito che possiamo essere salvati” (At 4,12).

Il santo creò, quindi, un simbolo consistente in un sole raggiante in campo azzurro con le lettere IHS che sono le prime tre del nome di Gesù in greco.
Sopra la lettera H mise un allungamento dell’asta a rappresentare la croce di Cristo, quella che tutti debbono portare per la sequela al Cristo.
Il disegno fu realizzato dal frate francescano che in seguito, proprio per questa sua capacità di comunicare, divenne il patrono dei pubblicitari.
Con un’intuizione dettata, forse, dallo Spirito Santo, San Bernardino affinché rendesse sempre più efficace la sua predicazione inventò quindi questo emblema che, in breve, si diffuse grandemente e spesso sostituì anche stemmi e blasoni di antiche Corporazioni.

Da Siena, città del santo, dove fu esposto sulla facciata del Palazzo Pubblico e dove si trova ancora oggi, il monogramma si diffuse capillarmente, grazie anche al passaggio di Bernardino e dei suoi seguaci in giro per l’Italia.
In breve questa sorta di stemma arrivò in tutta Europa, portando capillarmente il messaggio del Figlio di Dio, la sua sofferenza sul Calvario, il trionfo della Resurrezione e l’Ascensione al Cielo.
Figurava sugli stendardi e su tavolette di legno che il santo francescano poggiava su tutti gli altari dove celebrava la Santa Eucarestia.

Bernardino non aveva creato un disegno a caso.
Tutto in quel logo antico aveva un significato: il sole centrale per il santo rappresentava il Cristo fonte di vita che irradiava amore e carità; i dodici raggi richiamavano i discepoli, gli Apostoli inviati dal Cristo a portare la Parola; gli otto raggi diretti ricordavano le Beatitudini e la felicità dei Beati; il celeste dello sfondo era il simbolo della fede.
Nell'originale disegno, San Bernardino scrisse anche in latino le belle parole tratte dalla Lettera di San Paolo alla comunità di Filippi:
 “Nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi sia dagli esseri celesti, che dei terrestri e degli inferi”

Si legge nel Sermone 49 del santo:
 “Tu, o Gesù, onore dei credenti, forza di coloro che operano, Tu sostegno dei deboli, per Te i malati sono sanati, le colpe perdonate, e coloro che soffrono sono irrobustiti”.

Il sole raggiante del Santissimo Nome di Gesù, illumina, riscalda, feconda nei secoli perché tutti abbiano il Cristo “nella mente, nel cuore e nelle opere che accompagnano il cammino di ogni giorno”.

2 commenti: