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sabato 19 luglio 2014

Lampada ai miei passi è la tua Parola!

Ignorare le Scritture è ignorare Cristo (San Girolamo, primo traduttore della Bibbia in latino) 

In alcuni di noi la Parola di Dio scorre proprio come l’acqua di una grondaia; non penetra, né lascia traccia! È come la neve che scioglie su di un prato al disgelo e scorre in mille rivoli impazziti.
Perché si dovrebbe leggere un testo sacro d’ispirazione divina, mi chiedo, se non scorre nelle vene il desiderio profondo di mettere in pratica nella vita quotidiana gli insegnamenti eterni?
Perché aprire la Bibbia per poi rifiutarsi di meditarla o di capire cosa Dio ci sta chiedendo?
Meglio faremmo a impiegare il tempo leggendo un giallo, un romanzo rosa, un fumetto, addirittura!

Eppure se per un attimo fermassimo il nostro vivere frenetico e pensassimo che questa Parola ci viene dal Cielo, da molto alto, che è una realtà viva e feconda.
È simile alla pioggia e alla neve che irrigano e fecondano la terra.
Se veramente riuscissimo a meditare tutto ciò, forse questo mondo senza misura e senza gloria, questo nostro tempo senza preghiera, senza silenzio o ascolto, forse sarebbe migliore.

In una società fast food in cui tutto quello che stai vivendo, un attimo dopo è preistoria, l’incontro con il Signore è il tempo di una stretta di mano simbolica e un saluto fugace, della serie se esisti ricordati di me quando mi chiamerai e a proposito, fallo più tardi che puoi.

Il diluvio delle nostre parole, impedisce la meditazione, soffoca l’appassionato suono della voce dell’Immenso. Identificare la Parola con il cibo dell’anima è difficile.
Saperlo portare alla bocca, masticarlo, gustarlo intensamente e senza fretta, assimilarlo del tutto, per molti “credenti” di oggi è un esercizio d’immaginazione troppo problematico.
Se poi la Parola la trasformiamo in “oratio”, cioè preghiera e infine “contemplatio”, cioè adorazione, per entrare in quel mondo fantastico che è la preghiera del cuore con la quale Dio è veramente accanto a noi, non so proprio quanti di noi riescono ad avere questa possibilità almeno una volta nella vita.

È anche vero che se c’è qualcosa capace di farti sentire profondamente inadeguato questa è la Parola di Dio. Essa trascende i tempi. Le opinioni umane vanno e vengono.
Quanto oggi pare moderno, domani sarà obsoleto ma la Parola, diceva Benedetto XVI papa emerito, vale per sempre. La Bibbia è il navigatore che ci guida sulle strade della cronaca quotidiana, nella vita familiare, in quella sociale e politica.
È come una luce che squarcia i momenti bui, un patrimonio di tutti da conservare in questo difficile terzo millennio in cui tutto viene messo in discussione.

Anche frequentando assiduamente le letture bibliche, tutti i giorni “ruminandole” come fa una mucca beata in un prato verde con l’erba fresca, masticandole ore e ore, capiterà prima o poi di riprendere un brano meditato e trovarlo completamente diverso.
Usciranno fuori mille nuove cose sfuggite alla prima lettura. Perché la Parola è come la nostra esistenza. Si snocciola giorno per giorno senza che noi riusciamo mai a comprenderla a fondo, ad assimilarla completamente.
Forse è per questo che i tesori inesauribili della Bibbia rendono i messaggi vivi e efficaci nel momento in cui arrivano.
 Chi continua per tutta la vita o quasi a perseverare nella ricerca della Luce presente nella Scrittura come sostegno alla vita quotidiana, quello è il vero sapiente, colui il quale sarà sempre confortato anche nella disgrazia più grande.

 P.S. Per iniziare ad avere un primo approccio con la Parola perché non frequentare le nostre “Letture oranti” che si svolgono periodicamente nel santuario della Madonna delle Grazie a Teramo?
Oppure in parrocchia a S.Antonio, dove settimanalmente ci si incontra per capire meglio la Parola delle domenica?
Chiedete informazioni!

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