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martedì 29 luglio 2014

La bella statua di S.Anna a Teramo!

La statua di S. Anna con la Madonna Bimba, custodita nella chiesetta a lei dedicata, antica cattedrale in Teramo è un’opera da poco restaurata che vale la pena conoscere meglio.

Don Cristian Cavacchioli, in occasione del ritorno dal restauro, ha voluto scrivere queste belle considerazioni da dedicare a chi vorrà visitare la chiesa e ammirare la statua.

Anna con i suoi capelli grigi e canuti è una donna anziana, scrive il Don, che rappresenta la vecchia alleanza, quella delle Legge Antica, quella di Mosè scritta su tavole di pietra.
Anna evoca il tronco di Jesse, padre del re Davide, Radice da dove discende Gesù secondo la carne (Romani 1,3).
Anna era un tronco sterile che non portava frutto! Il popolo spesso si era allontanato dal suo Dio.
Isaia aveva profetato:
“… Con le labbra benedicono ma il loro cuore è lontano da me”. 
Ma l’intimo di questo popolo appartiene al suo Signore ed è oggetto di amore eterno, stabile e inesauribile.
Il rosso della parte superiore della veste della santa richiama proprio questo amore di Dio che mai viene meno.

Don Cristian ricorda che, fino al Settecento, nella iconografia la dalmatica della Santa era rossa e solo nell'Ottocento venne schiarita in rosa o arancio.
La grandezza di questa statua è soprattutto il messaggio che il Dio di Anna è un Dio fedele, che non si stanca di perdonare, proprio come oggi spesso ci ricorda il nostro Papa Francesco.
Anna rappresenta il piccolo resto di Israele sottomesso a Dio (lo suggerisce, scrive don Cristian, il giallo ocra del mantello).
Il popolo attende e spera che da quel tronco secco nasca la Vita. Ed ecco che il tronco germoglia. Il verde dell’abito di Anna richiama a questa realtà, al miracolo della primavera che fa fiorire il deserto. Il frutto di Anna è Maria.
La Vergine coperta col velo bianco, segno di verginità, è:
“colei che, avvolta dal manto della giustizia è piena di grazia”. (Isaia 61,10 – Luca 1,28).
Il manto azzurro rappresenta il cielo a cui dobbiamo tendere per avvicinarci al Signore.
La Vergine nata da Anna darà alla luce il figlio di Davide, il Messia, l’Atteso da Israele e dalle genti, il Compimento della promessa, “la luce che illumina ogni uomo”. (Gv1, 9-19). La veste della Madonna con i fiori richiama il Cantico dei Cantici, quando al capitolo 4 recita:
“ Il profumo delle tue vesti è come il profumo del Libano. Giardino chiuso tu sei, sorella mia, sposa, fontana sigillata. Fontana che irrora i giardini, pozzo d’acque vive e ruscelli sgorganti dal Libano” (11-12.15).

Infine uno sguardo attento alle mani della Vergine Maria che accarezzano il ventre, indicando col gesto il futuro ingresso di Cristo Salvatore nel mondo.
Quindi questa semplice statua è cristocentrica. Il fulcro di tutta la scultura è proprio il grembo di Maria! “Così è germinato questo fiore”
(Paradiso XXXIII, 9).

Dagli studi di Don Cristian Cavacchioli. 

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