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giovedì 17 luglio 2014

Senza l'Amore andiamo dritti verso l'estinzione!

Bergoglio, nel giorno in cui fu eletto papa e scelse il nome di Francesco in onore del santo più amato al mondo, chiese alle donne e agli uomini di buona volontà, di essere “custodi del creato”, difensori dell’ambiente e della creazione di Dio.
In una parola, di donare amore per tutto quello che Dio ci ha donato intorno.
Credo che da allora gli oltre un miliardo di cattolici del mondo debbano sentirsi coinvolti e chiamati “alle armi”, mobilitandosi in prima persona non solo nella difesa del suolo ma anche in quella degli uomini più deboli e indifesi e di tutte le specie che quotidianamente sono minacciate da un crescente e insopportabile attentato contro l’esistenza.
A parole siamo tutti contro le polveri sottili rilasciate dalle auto, tutti odiamo le guerre con le loro armi di distruzione, le eco mafie che sotterrano rifiuti tossici, coloro che spargono liquami e combustibili nei mari, quelli che vergognosamente inquinano fiumi e laghi con detersivi di ogni tipo.
La custodia del creato presuppone impegno costante, certo, ma soprattutto richiede un grande Amore. Noi dovremmo avere peso e misura nella nostra vita in tutto, tranne che nell'amore.
 Amore significa, ad esempio, riconoscere che gli animali non sono strumenti dati da Dio per favorire l’espansione umana e che le forze della natura non sono state create per scardinare gli eco sistemi ma, semmai, per farli funzionare meglio.
E poi, se volessimo spendere qualche riga per spiegare il concetto di pace, quello che esprimeva più di 800 anni fa il Poverello di Assisi e che oggi, con i suoi modi semplici, ci chiede Bergoglio, dovremmo convenire che è ben più alto di quello che si crede comunemente, cioè l’ assenza di guerre!
La pace verso gli altri e verso tutte le creature viene dall'amore.
Dal nostro Dio, quello che professiamo di credere, ci viene chiesta armonia, essere cioè uomini di buona volontà, parte di un immenso contesto fraterno.
 E l’armonia, quella vera, si realizza con i fatti e non le chiacchiere. È la mancanza di amore che ci sta portando dritti verso l’estinzione.
Il non amore verso il creato e il Creatore ci impedisce di amare i nostri fratelli, gli animali, le piante e tutto quello che c’è nella terra.
Gettiamo bombe su popolazioni indifese, bruciamo combustibili, deforestiamo il mondo, roviniamo irrimediabilmente le bio diversità, accentuiamo il solco tra ricchi (pochi) e poveri (molti). Se Francesco d’Assisi fosse ancora su questa terra sarebbe un leader in difesa della vita, dalla più piccola alla più grande creatura di questo mondo.
 Da francescano mi illudo che Francesco sia ancora in mezzo a noi in missione per conto di Dio, nascosto dentro il nostro papa argentino.

Sono sicuro che ci direbbe: “Vivi d’amore e vincerai sempre”!
Perché tutto quello che si fa per Amore, scriveva il sacerdote Josèmaria Escrivà, acquista bellezza e grandezza.

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