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mercoledì 1 ottobre 2014

Francesco d'Assisi: progetto di vita!

Assisi è come un mantello di pietra scura disteso sulle pendici del monte Subasio, fatto di case, campanili, muraglie medievali e giardini.
È sicuramente una città unica al mondo ed è certamente l’unico luogo, dove poteva nascere Francesco, uno dei santi più grandi del mondo cristiano, l’innamorato di Gesù e del suo Vangelo.

Per me, che spesso dirigo la mia auto verso questo bellissimo luogo dell’animo, Assisi rappresenta il mondo ideale della contemplazione e meditazione.
Tutto intorno al borgo, caratterizzato da vicoli antichi, scalinate, piazzette, si possono scorgere distintamente gli elementi essenziali che hanno seguito, come mirabile bussola del cammino, San Francesco, “giullare di Dio”: acqua, grotte e boschi.
Più di una volta ho potuto respirare la stessa aria che inalava il serafico Padre, sin dal 1182, quando vi nacque da un ricco mercante di stoffe, Pietro da Bernardone e da Giovanna, detta Madama Pica.
Due genitori completamente diversi, lui uomo altero, iroso, preso solo dai suoi affari, lei, timorata di Dio, tutta presa a inculcare nobili sentimenti al giovanetto figlio.
Tutte le volte che mi sono trovato davanti alla tomba di questo santo che porto nel cuore e che cerco di imitare senza successo, ho sempre pensato a quale rivoluzione pacifica e silenziosa abbia realizzato in così brevi anni di vita, poco meno di quaranta.
Francesco è stato sin da bambino, come racconta il primo biografo, Tommaso da Celano:
“dolce d’animo, amabile nel tratto, ilare nel volto, affabile nel parlare, indulgente verso gli altri, severo con se stesso, grazioso in tutto”. 

Che ribaltamento di valori e di idee ha portato quest’umile uomo, apparentemente insignificante, nel suo mondo!
E come appare inspiegabile per chi non ha il dono di credere nello Spirito Santo, come abbia potuto trascinare fino a noi, per secoli, il suo messaggio dettato dall'amore senza fine per il Vangelo.

Un agiografo definì il Poverello,
“un ragazzo morto in età da uomo, ma col cuore pulsante di bambino”.
È sempre, meravigliosamente, un viaggio dell’animo sostare davanti alle pietre sepolcrali nella cripta della sua basilica in Assisi.
Sono quelle pietre che testimoniano quale scoglio in tempesta sia stata la vita del santo, perché abbia scelto deliberatamente di dormire in giacigli di roccia a testimoniare, meglio di mille parole, la forza di Dio insita in ognuno di noi.
Francesco è infinitamente più di un ecologista, di un santo celeberrimo nel mondo, più di un diacono che ha fondato ben tre Ordini religiosi.
Francesco è “semplicemente” copia perfetta di Gesù Cristo.
È colui che, per conto di Dio, ha voluto trasmetterci definitivamente, un messaggio semplice ma terribilmente difficile da porre in atto:
è Perfetta Letizia solo amare Dio e il prossimo come se stessi, senza se e senza ma. Amare gli uomini e tutto il creato di un amore talmente perfetto da travalicare secoli di storia, da rimanere in circolazione per sempre.

Francesco è l’uomo dell’amore, di quell'amore che schiaccia con la sua generosità, il suo illimitato altruismo, la sua generosità verso chi soffre, la sua immane capacità di perdono.

E se Francesco entra davvero nella tua vita, sei fregato!
Non puoi più esimerti dal sacrificio per gli altri, dall'adorazione per tutto il creato di Dio.
Francesco, amici miei, è un progetto di vita!
 Un progetto grandioso, folle, rivoluzionario, anacronistico, capace di creare l’impossibile. Un’esperienza unica di comunione di vita con Cristo che porta nel cuore “il sorriso di Dio” come quello di Francesco (cfr 1 Celano XXX, 84 – F. F.470.)

Se vuoi iniziare un cammino nel cuore della spiritualità francescana, il Terz' Ordine dei laici di Teramo ti aspetta alla Madonna delle Grazie alle 21,00 di ogni lunedì. Informati al santuario
 mariano! 
Per i ragazzi c'è un bel cammino di fede nella GIFRA, giovani francescani!

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